mercoledì 30 maggio 2012

Sun power plan è la soluzione assicurativa che protegge gli impianti fotovoltaici

RSA, branch italiana del Gruppo britannico RSA, compagnia leader nel mondo nel settore assicurativo delle energie rinnovabili, presenta Sun Power Plan, la soluzione assicurativa che protegge gli impianti fotovoltaici con potenza nominale fino a 300 kWp e gli impianti solari termici a uso domestico o aziendale. Sun Power Plan è stata pensata da RSA a protezione degli impianti fotovoltaici e solari termici da quegli eventi accidentali, danni materiali, guasti o furto, che potrebbero comprometterne l'utilizzo. E' inoltre prevista una copertura anche per la responsabilità civile. In caso di danni materiali e diretti all'impianto assicurato, sono davvero ampie le coperture previste da Sun Power Plan: sono sempre inclusi i danni derivanti da incendio, fulmine, esplosione e scoppio, grandine, atti di terrorismo e sabotaggio organizzato. Sono compresi anche i danni causati o prodotti dall'assicurato, da terzi o per ordine delle autorità allo scopo di impedire o di arrestare il danno e la copertura delle eventuali spese sostenute per demolire, sgombrare, distruggere, trasportare e scaricare i materiali residui del sinistro. Per una protezione all risks, Sun Power Plan prevede la possibilità di estendere le coperture anche ai danni derivanti dal furto e da guasti accidentali all'impianto di tipo meccanico ed elettronico. Si può includere inoltre la copertura "Ricorso Terzi" per quei danni materiali e diretti causati alle cose di terzi, a seguito di incendio o di altro sinistro per i quali sia ritenuto responsabile l'assicurato. Per gli impianti fotovoltaici, in caso di fermo totale a seguito di un sinistro indennizzabile, è possibile poi prevedere il pagamento all'assicurato di un'indennità giornaliera fino a un massimo di 90 giorni. In tema di Responsabilità Civile, Sun Power Plan copre l'assicurato quando sia ritenuto responsabile per danni involontariamente cagionati a terzi per morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale causato dall'impianto assicurato.

giovedì 17 maggio 2012

Arriva la polizza sulle calamità naturali

Arriva la polizza sulle calamità naturali. Saranno previsti degli incentivi fiscali a invarianza di gettito, con la deducibilità anche parziale del premio dalla base imponibile per il contribuente per chi si doterà della polizza. Ma prima la nuova protezione civile dovrà effettuare una mappatura del rischio nel Paese e verificare i dati percentuali sull'entità dei contributi pubblici finora concessi in caso di stato di emergenza. Per finanziare questa nuova garanzia si ricorrerà all'aumento, non superiore di 5 centesimi di euro della benzina e del gasolio. E' quanto stabilisce il decreto legge 15 maggio 2012 numero 59, disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 maggio.

Il governo punta alla diffusione sul territorio della prassi di avere, per le abitazioni private una copertura dei rischi derivati da calamità naturali. L'articolo 2 del decreto legge stabilisce che "al fine di garantire adeguati, tempestivi e uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione di beni immobili privati destinati ad uso abitativo, danneggiati o distrutti da calamità naturali, possono essere estese ai risci derivanti da calamità naturali le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati".

Per favorire la diffusione di coperture assicurative contro i rischi di danni derivanti da calamità naturali, è previsto un regolamento su misura per i premi (relativi all'assicurazione per danni, per la quota relativa alle calamità naturali, ovvero relativi a contratti di assicurazione appositamente stipulati a copertura dei rischi di danni diretti da calamità naturali ai fabbricati di proprietà di privati a qualunque uso destinati). Il regolamento da emanarsi a cura della presidenza del consiglio e del ministero dell'economia e delle finanze, dovrà essere formulato secondo i seguenti criteri:

  • estensione della copertura assicurativa del rischio calamità naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno;
  • esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati;
  • incentivazioni di natura anche fiscale, nel rispetto del principio dell'invarianza di gettito, tramite regimi agevolativi all'imposta sul premio di assicurazione ovvero la deducibilità, anche parziale, del premio dalla base imponibile ai fini Irpef e Ires dell'assicurato;
  • previsione di un regime transitorio, anche a fini sperimentali ovvero di prima applicazione.
Per la stipulazione del regolamento il dipartimento della protezione civile provvede ad acquisire e trasmettere ai ministeri, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, ogni elemento necessario per la valutazione degli effetti derivanti dall'introduzione del regime assicurativo di cui al comma 1, in particolare una mappatura del territorio per grado di rischio; una stima della platea dei soggetti interessati; i dati percentuali sull'entità dei contributi pubblici finora concessi in caso di stato d'emergenza; la simulazione dei premi, suddivisi per tipologia di copertura assicurativa. 

Il decreto, che entra in vigore oggi, stabilisce che agli oneri connessi agli interventi che conseguono eventi calamitosi si provvede con le risorse del fondo nazionale della protezione civile. Se utilizzato il fondo di riserva per le spese impreviste, questo dovrà essere reintegrato. Come? Il decreto prevede con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'aliquota dell'accisa su benzina e gasolio. Misura che non dovrà superare i 5 centesimi di euro. Nel provvedimento, inoltre, si introduce la possibilità di assicurare le abitazioni private, su base volontaria, contro il rischio di calamità.

mercoledì 16 maggio 2012

Rc auto: rincari medi del 3,7%

Gli italiani al volante, distratti dai rincari senza fine della benzina, forse non se ne sono accorti, ma nel 2011 la corsa verso l'alto delle tariffe Rc auto ha subito una frenata. A sostenerlo è uno studio realizzato da Aiba in collaborazione con Iama Consulting. Dai dati emersi dall'indagine risulterebbe che nel 2011 le tariffe sono aumentate in media del 3,7%, che confrontato con il +12,2% di fine 2010 è il segnale di un'evidente frenata. Del resto, gli indicatori tecnici del ramo sono in miglioramento e se è vero che rimangono ancora in zona rossa la causa va ricercata nelle stagioni passate, dato che le gestioni correnti di molte compagnie fanno già registrare valori profittevoli di combined ratio, grazie all'effetto dell'aumento della raccolta premi e della riduzione del costo dei sinistri di competenza, determinato principalmente dalla diminuzione della frequenza dei sinistri. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dall'ultima edizione dell'Osservatorio Auto realizzato sulla base dell'analisi dei prezzi di listino applicati dalle compagnie di assicurazione che non tengono conto della flessibilità tariffaria concessa dalle imprese alle proprie reti di vendita. I dati sono stati raccolti da Check-It-Auto, lo strumento professionale dei broker Aiba per la comparazione delle tariffe auto e delle garanzie aggiuntive. L'analisi dell'Osservatorio utilizza, per ogni compagnia, un campione fisso di 15 profili diversi di assicurati residenti in 20 differenti capoluoghi di provincia.

giovedì 10 maggio 2012

L'Isvap sospende l'obbligo di confronto delle polizze rc auto

Per ora, niente obbligo di confronto fra le polizze a cui gli agenti erano vincolati. Lo ha deciso L'Isvap, con una comunicazione ufficiale firmata dal Presidente Giancarlo Giannini. L'Authority - recita una nota di Claudio Demozzi, Presidente dello Sna - ha sospeso la procedura "per il tempo necessario alla predisposizione della normativa". L'obbligo di confronto, a cui l'articolo 34 del decreto liberalizzazioni aveva sottoposto le reti agenziali, è stato definito da Demozzi "una vera e propria beffa". Il Presidente dello Sna, come è noto, sostiene una posizione del tutto diversa: oltre a spingere per il plurimandato obbligatorio, infatti, Demozzi chiede che agli agenti sia aperta "la possibilità di vendere polizze di diverse compagnie (l'accesso alla cosiddetta pluriofferta, ovvero la collaborazione tra intermediari oggi vietata)". In ogni caso, conclude il leader sindacale, "la sospensione dell'applicazione ci conferma la correttezza del nostro operato". Intanto, l'Isvap ha dato avvio al primo dei provvedimenti attuativi, che riguarda le polizze vita. La misura definisce i contenuti minimi dei contratti e le modalità di presentazione dei preventivi, con il fine di agevolare i clienti nel confronto tra i prodotti. L'intermediario (che, in questo caso, è quasi sempre una banca) dovrà fornire tre preventivi al consumatore; di questi, due dovranno essere di altre compagnie non collegate al mediatore. L'Isvap ha previsto, inoltre, che il cliente abbia la libertà di ricercare sul mercato una polizza più conveniente entro 10 giorni; la banca dovrà fornirgli una nota scritta sui contenuti minimi della polizza. I provvedimenti attuativi del decreto liberalizzazioni potrebbero rivelarsi il canto del cigno per l'Authority sulle assicurazioni: un intervento legislativo promosso dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, intenderebbe, infatti, trasferire la vigilanza del settore assicurativo (ma anche quella dei fondi pensione) sotto la Banca d'Italia.

mercoledì 9 maggio 2012

Nobis Assicurazioni proporrà polizze rc auto

Nobis Assicurazioni, società specializzata nei rami danni, è intenzionata a chiedere l'autorizzazione per operare anche nel settore dell'Rc auto e, a tal fine, ha già provveduto a rafforzare il proprio capitale portandolo a 5 milioni di euro. Questa giovane SpA, operativa dal mese di agosto del 2008, è specializzata nel canale delle concessionarie d'auto, e conta infatti tra i suoi azionisti la Investimenti industriali, società di cui è azionista al 50% Andrea Agnelli, tramite la holding di partecipazioni Lamse. Quella di Agnelli è, comunque, solo una partecipazione di minoranza in una compagnia controllata per il 75% dall'Intergea. Società, presieduta da Alberto Di Tanno, specializzata in tutto il comparto auto, che rappresenta ormai il punto di congiunzione di 50 concessionarie. Un bacino che rappresenta lo zoccolo duro della clientela della compagnia guidata da Salvatore Passaro, che aveva preso le mosse con l'ex nome di Intergea Assicurazioni.

giovedì 3 maggio 2012

Rc auto: il ministero dello sviluppo economico boccia la tariffa unica

La tariffa unica nazionale, valevole da Nord a Sud, per gli automobilisti più virtuosi, non è applicabile. Il Ministero dello Sviluppo Economico con una nota ha stabilito che la norma prevista dall'articolo 32 della legge Cresci Italia in conversione del decreto sulle liberalizzazioni, risulta in contrasto con il principio di libertà tariffaria di cui godono le compagnie d'assicurazione. Il provvedimento, pensato per eliminare le grandi disparità tariffarie esistenti da Palermo a Milano, stabilisce che per le massime classi di sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna compagnia deve praticare identiche offerte. Una formulazione di non facile interpretazione per l'Isvap, che ha chiesto un chiarimento al Ministero, ricevendo una risposta che di fatto è una sonora bocciatura per la tariffa unica per i virtuosi del volante. In sostanza, il Ministero afferma che non si può escludere la territorialità nell'analisi del rischio, un parametro importante nella costruzione personalizzata della tariffa. Il livellamento nazionale delle tariffe a beneficio degli assicurati di alcuni territori, aggiunge il Ministero, di fatto creerebbe un doppio danno agli assicurati di altri territori e un peggioramento tariffario per gli assicurati delle classi di minore sconto dello stesso territorio oggetto di tale beneficio. Contro la decisione del Ministero protestano Adusbef e Federconsumatori: "Siamo di fronte ancora una volta alla volontà di non intervenire in un settore dove invece ce ne sarebbe bisogno alla luce di incrementi tariffari che, solo nell'ultimo triennio, sono arrivati al 32%, in media 311 euro in più a cliente". Secondo le due associazioni, poi, "il concetto di territorialità potrebbe essere rivisto e contemplare un'articolazione più ampia anche a livello comunale". Polemica infondata per il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti: "Tale norma si ispira ai principi di equità e di corretta ripartizione del rischio tra gli assicurati". Se la norma di fatto è stata bocciata, continuano invece a crescere le differenze Nord-Sud in materia di Rc auto. Secondo un'analisi di Supermoney, comparatore online, un medico di 42 anni in prima classe di merito e un attestato di rischio immacolato a Napoli paga in media oltre 1000 euro, il 240% in più rispetto ad un collega di Padova (310 euro), o di Milano (315 euro).

Newsletter

ISCRIVITI ARRETRATI DELLA NEWSLETTER
CANCELLA ISCRIZIONE

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori non ha nno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti.


Tutti i testi del blog sono regolati in base alla licenza Creative Commons per i diritti d'autore

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. E' obbligatorio citare l'autore dell'opera e linkare la fonte.

Privacy

Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.