venerdì 21 ottobre 2011

L'introduzione del reato stradale piace agli italiani

"E' giusto che, in taluni casi, si configuri l'ipotesi di dolo eventuale, per la gravità sociale, umana ed etica degli incidenti stradali. Il legislatore dovrebbe prendere atto che l'84% degli italiani, e in misura forte i giovani, si è dichiarato favorevole all'introduzione del reato stradale, secondo quanto accertato dal sondaggio condotto da Ipso per conto di fondazione Ania e, quindi, agire di conseguenza". A sostenerlo è Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania, a proposito dell'annuncio del Ministro dell'Interno Roberto Maroni di proporre l'introduzione del reato di omicidio stradale. Secondo l'indagine, sette italiani su dieci dichiarano di infrangere le regole, spesso o qualche volta, nonostante il 91% di coloro che hanno risposto al sondaggio consideri grave e da condannare la violazione delle norme del codice della strada. Nel solo 2009 a causa degli incidenti stradali ci sono stati 4237 morti, 1200 dei quali sotto i 30 anni, un milione di feriti e ben 20.000 persone hanno avuto salva la vita ma adesso sono paraplegici. Una cittadina di paraplegici spunta ogni anno in Italia come conseguenza degli scontri su strada.

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