lunedì 26 settembre 2011

Tassazione polizze Unit linked e Vita

Una mini rivoluzione fiscale interesserà le polizze Unit linked e Vita. In particolare, i prelievi su Unit linked e Vita passeranno dal 12,5% al 20% a partire dal primo gennaio del 2012. Questa è la regola generale, ma vista la composizione mista delle polizze Unit linked che, come sappiamo, possono contenere anche titoli di Stato italiani, Bond emittenti sovrani e Buoni fruttiferi postali; strumenti finanziari, quest'ultimi, che saranno tassati ancora al 12,5%, bisognerà capire per bene quale sarà in regime di tassazione applicato in via definitiva. Che succede a BoT e affini quando vengono impacchettati nelle polizze? La tassazione al 12,5% avverrà per la quota-parte di titoli di Stato italiani, Bond emittenti sovrani e Buoni fruttiferi postali contenuti nelle polizze. I casi limite sono due: se gli attivi a copertura delle polizze sono soltanto titoli di Stato si pagherà il 12,5%; viceversa se sono totalmente assenti si pagherà il 20%. Il problema è come calcolare la quota-parte. Se gli attivi a copertura delle riserve sono in parte titoli di Stato e in parte altri titoli, si porrà il problema di stabilire i criteri su base analitica o su base forfettaria per individuare i proventi da tassare sostanzialmente al 12,50%, compito che spetta ad un decreto del ministero dell'Economia. Si attende, a giorni, un chiarimento al riguardo. Poi c'è un problema costi per le società assicurative. Sicuramente vi sarà un confronto fra compagnie e Agenzia delle entrate. Le assicurazioni dovranno aggiornare in modo tempestivo procedure e e sistemi. Da qui l'importanza di trovare una soluzione condivisa. Un tavolo di confronto? Forse ma le compagnie sono in attesa. Anche perché si pone il problema dei piani di risparmio a lungo termine, altro strumento escluso dall'aumento della tassazione al 20%. Per l'Ania sembra fuor di dubbio che nell'ambito di detti piani rientrino i contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione. Allo stesso tempo vengono auspicate al più presto delle precisazioni. Altrimenti, si dice nell'ambiente delle compagnie, bisognerà estendere per interpretazione la disciplina fiscale favorevole. Un rischio, quest'ultimo, poiché è difficile far rientrare le polizze attuali tra i piani di risparmio a lungo termine. Tali strumenti finanziari dovranno essere "appositamente istituiti". Quindi il nuovo istituto non potrà abbracciare l'esistente. Nel frattempo c'è da governare la transizione. Da una parte (per il software) ci penseranno i consulenti. Poi il regime transitorio: su questo punto non sembrano esserci problemi. I proventi delle polizze verranno spacchettati: quelli del 2011 saranno tassati al 12,5% mentre il prelievo salirà al 20% per il 2012. In tal modo si eviterà una possibile corsa ai riscatti anticipati da parte degli assicurati.

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